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Martedì, 16 Aprile 2024 17:02

SANTA BERNADETTE. OGGI

PARROCCHIA DELL’ANNUNCIAZIONE IN OLMO DI MARTELLAGO

15 aprile 2024 ore 20 30

GRUPPO DI DEVOZIONE ALLA DIVINA MISERICORDIA.

 La chiesa cattolica il 16 aprile ricorda santa Bernadette Soubirous perché in quel giorno del 1879 muore a Nevers a 35 anni. Noi del gruppo di devozione alla Divina Misericordia non potevamo non ricordarla per l'attualità cogente del messaggio che la Vergine le ha lasciato: pregare per la conversione dei peccatori e recitare il Santo Rosario, possibilmente con il rosario brigidino che Bernadette usava durante le apparizioni.

 

  LA MADONNA A LOURDES                               bernADETTE                           

  La Vergine Immacolata nella grotta              Bernadette Soubirous in una foto  all’epoca delle apparizioni 

 

CANTO DI INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO

 Chi va all’inferno secondo Bernadette.

A Bernadette Soubirous chiesero che cosa fosse, per lei, "un peccatore". Tutti si aspettavano che rispondesse: « È uno che fa il male ». E, invece, questa la risposta della Veggente: « Peccatore è uno che ama il male ».

Risposta, a pensarci, profonda e consolante: quell'inferno contro il quale tanto violentemente si ribella il mondo moderno riduce così, e drasticamente, i suoi potenziali ospiti. Tutti noi - o quasi - "facciamo" del male. Ma quanti, tra di noi, davvero "amano" il male? Forse è vero che, come è stato detto, più che cattivi siamo (tutti quanti) un po' stupidi. Senza togliere nulla alla gravità del peccato, alla necessità di contrastarlo ogni giorno in noi. Bernadette, con la sua intuizione - che è propria dei santi - di che cosa sia davvero il vangelo, ci rassicura che non tanto praticare quanto amare il male è ciò che può davvero tagliarci fuori (e per nostra volontà stessa) dalla Misericordia.

A Lourdes, presso i santuari c’è un’ala del vecchio ospizio dedicata alla Misericordia di Dio, tutti i giorni sono a disposizione sacerdoti di tutte le lingue che amministrano il sacramento della Confessione. Anzi, il primo passo per iniziare il pellegrinaggio è proprio questo: accedere con fiducia alla Misericordia di Dio per iniziare un cammino di conversone.

La Santa Vergine che promise alla sua veggente la felicità nell’aldilà e permise tribolazioni nella sua vita terrena, offre la chiave di volta di un enigma che rimane irrisolto per tanta umanità di oggi, infelice e smarrita.

La triplice notte dell’anima verso la fine della vita di Bernadette, nel convento di Nevers, con la sofferenza fisica per la malattia, il “silenzio” della Madonna che più non le era apparsa e lo scrupolo di non aver corrisposto adeguatamente alla sua missione, è stato il pegno della promessa della Vergine alla grotta nella terza apparizione il 18 febbraio 1858: “Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro”.

Ecco, ritengo di aver dato un bel contributo di chiarezza sul significato della sofferenza offerta a Cristo per la redenzione del mondo e la conversione dei peccatori, e su chi siano veramente le persone che ostinatamente si rifiutano di accettare la Misericordia del Creatore, escludendosi così dal mistero della salvezza che significa voler andare all’inferno per l’eternità.

CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA

INTENZIONI DI INTERCESSIONE

 

ALCUNE DATE DELLE APPARIZIONI DI LOURDES

14 febbraio: Maria sorride a Bernadette perché la piccola si era portata l’acqua benedetta per aspergere la bella Signora per essere sicura che non si trattasse del diavolo.

18 febbraio: la vergine chiede a Bernadette di andare alla grotta per quindici giorni e le promette di non renderla felice in questa vita ma nell’altra.

19 -23 febbraio: Maria e Bernadette pregano insieme, conversano tra loro e Bernadette non rivela nulla.

24 febbraio – 1° marzo: è tempo di Quaresima e la Vergine esorta Bernadette con le parole: “Penitenza, penitenza, penitenza. Pregate Dio per la conversione dei peccatori”. La Signora le ordina di camminare in ginocchio nella grotta, di mangiare erbe selvatiche, di scavare nel fondo della grotta con le mai nel fango, di sporcarsi il viso con quel fango, di scavare ancora fino alla scoperta della sorgente miracolosa e infine di lavarsi il viso e le mani. L’acqua della sorgente rappresenta la Grazia santificante che purifica dai peccati.

2 – 4 marzo: la Signora invia Bernadette in missione: “Andate a dire ai sacerdoti che si venga qui in processione e che si costruisca una cappella”. Durante le ultime apparizioni delle quindici promesse da Maria, avvengono i primi miracoli di guarigione.

25 marzo: Bernadette si sente richiamata alla grotta, è il giorno dell’Annunciazione . Bernadette chiede ancora di conoscere il nome della  Signora. Il parroco vuol sapere. La Signora le dice: “QUE SOY ERA IMMACULADA CONCEPCIOU”: SONO L’IMMACOLATA CONCEZIONE! Bernadette, che non sapeva cosa volesse dire, va di corsa dal parroco a comunicarlo. Il parroco rimane sconvolto e crede a tutto quanto Bernadette gli aveva comunicato su incarico della Vergine Maria. È assolutamente straordinario che il 25 marzo la Madonna quando comunica chi è, lo fa allargando le braccia come nell’immagine della famosa Medaglia Miracolosa di suor Caterina Labouré, alla quale la Madonna nel 1830 a Parigi aveva dato ordine di coniare la medaglia con la giaculatoria: “O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi”.

Le ultima due apparizioni avvengono il 7 aprile, subito dopo la Pasqua, e il 16 luglio giorno della festa della Madonna del Carmelo.

 

LOURDES NASCE CON LA MEDAGLIA MIRACOLOSA, È QUI CHE LA VERGINE SI MANIFESTA COME L’IMMACOLATA CONCEZIONE

                 medaglia miracolosa

                La Medaglia Miracoloso che suor Caterina fece coniare su ordine della Madonna

La Chiesa e il Papa Pio IX non restarono insensibili alle manifestazioni della Rue du Bac, la Madonna aveva parlato chiaro, era stata concepita senza macchia originale. Così  verrà proclamato il dogma di fede sull’Immacolata Concezione, l’8 dicembre 1854. Le intuizioni che il beato Giovanni Duns Scoto nel 1300 aveva elaborato dimostrando la verità teologica del dogma, trovano compimento dopo oltre cinque secoli. Questi sono i tempi di Dio e i tempi della Chiesa. Forse è utile e conveniente interiorizzare questi fatti, noi non siamo qui sulla terra per quei pochi anni che viviamo, siamo proiettati più avanti, l’eternità ci sta aspettando e conviene che ne teniamo conto per prepararci. .

Questa narrazione che ho voluto brevemente sintetizzare, ha un’importanza straordinaria anche oggi per la vita della Chiesa cattolica. Tutte le successive apparizioni della Vergine Maria hanno confermato cosa vuole dai suoi fedeli la Madonna: preghiera e penitenza per la conversione dei peccatori. La dottrina della Chiesa di Roma mutuata dal Vangelo e dalle scritture ebraiche, esprime con chiarezza che Dio Padre vuole che tutti gli uomini si salvino. Ha mandato suo figlio Gesù proprio per questo. Dio, infinita misericordia, vuole che gli uomini accettino gli insegnamenti di Gesù, che abbandonino la vita nel peccato e vivano nella gioia e nella grazia di sapersi amati e salvati per la vita eterna.

Ancora oggi, gli oltre cinque milioni di pellegrini che si portano a pregare ai piedi della grotta, hanno nel cuore questo desiderio e questa missione: conoscere la misericordia di Dio e farla conoscere al mondo.

Gesù ha voluto che sua Madre venga di nuovo sulla terra per comunicare al mondo come l’umanità possa salvarsi dalla disperazione e dalla morte dell’anima. Anche Maria è mediatrice di misericordia verso suo Figlio, anzi è Mater Misericordiae!

Ora, pare bello riportare anche il pensiero di un altro grande santo, Giovanni Bosco, suo contemporaneo, sul tema della salvezza e sul significato della sofferenza. Visto che a Lourdes gran parte dei pellegrini sono persone ammalate, molte nel corpo ma anche nello spirito. Sarà bene ricordarsi dell'ormai vecchio e malato don Bosco che nel 1886, a due anni dalla morte, si spinse penosamente sino a Barcellona per incontrarvi i molti benefattori spagnoli e per cercare nuovo denaro. Per obbedire all'ordine del papa, infatti, aveva dovuto caricarsi sulle ormai stanche spalle la raccolta di fondi per costruire la nuova basilica del Sacro Cuore al Castro Pretorio a Roma.

Sulla via del ritorno, il Santo si fermò a Grenoble, dove fu alloggiato nel seminario. Scorgendolo ansante, quasi disfatto, il Superiore gli disse: « La vedo molto sofferente, monsieur l'abbé. Certo, alla sua età, è ben duro un viaggio così: ma nessuno meglio di lei sa quanto santifichi la sofferenza».

Questa la risposta di don Bosco: « No, signor Rettore, non è così: ciò che santifica non è la sofferenza, ma la pazienza».

Cristianesimo non è amare il dolore: è dargli un senso. Non c'è uomo che, spesso in segreto, non porti la sua croce: convertirsi, non vuoi dire liberarsene, ma accettarla. Negare il dramma della vita, ribellarsi ad esso, significa trasformare quel dramma in tragedia, perché senza significato e senza speranza.

SUPPLICA ALLA MADONNA DI LOURDES

O Madre di misericordia,
che apparendo a  S. Bernadette a Lourdes, hai manifestato la tua solidarietà
con l’umanità sofferente, ascolta la voce e la preghiera di tutti i tuoi figli infermi,
che oggi ricorrono a Te, fiduciosi di trovare una Madre che li ascolti e conforti.
Esaudisci le invocazioni che Ti rivolgiamo: guarisci le malattie che ci affliggono,
trasforma il nostro pianto in supplica e le nostre preoccupazioni in affidamento a Te; converti la nostra solitudine in fiduciosa attesa e il nostro turbamento in abbandono.
Ti affidiamo, in particolare, i malati dei virus di questi tempi e le persone che si sono ammalate a causa delle terapie sperimentali, i bambini e i giovani gravemente malati, quanti affrontano terapie salvavita i malati terminali e  gli agonizzanti. Sii, per tutti loro, consolatrice degli affitti e un sicuro rifugio nel tempo della malattia.
Amen

CANTO: AVE MARIA DI LOURDES

INVOCHIAMO LA BENEDIZIONE DEL SIGNORE con la formula di san Francesco:

 Il Signore ci benedica e ci custodisca, mostri a noi il suo volto e abbia misericordia di noi. Rivolga il suo volto verso di noi e ci dia pace. Nel nome del Padre, del Figlio e dello spirito Santo. Amen.

                                           giovanni paolo 2 suor faustina e gesù misericordioso

                 Gesù Divina Misericordia tra Santa Faustina Kowalska e san Giovanni Paolo II